L’Europa del domani

Art. 48.
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. […]

Nonantola, 2 giugno 2024 – Quando si è ventenni, settantotto anni possono sembrare tanti, allora diventa utile paragonarli a un’età. I nostri nonni sono nati che l’Italia non era una Repubblica, le nostre nonne quando sono nate, non potevano nemmeno votare, non potevano, cioè, decidere per il loro futuro.

Il peso di questo passato noi generazioni successive non possiamo e non dobbiamo dimenticarcelo. Le elezioni devono essere il riscatto dei giovani per una democrazia pura e solida – e queste più delle altre.
L’Europa ha giocato un ruolo fondamentale per la transizione democratica dei suoi stati membri e profanare la sua istituzione con scetticismi e nazionalismi è la grande piaga che dobbiamo arginare con il nostro voto questo sabato e domenica.

Nonostante le sedi europee siano fisicamente lontane da noi, il loro potere decisionale è ogni giorno tangibile. Oltre all’ormai banale libertà di circolazione delle persone (che tanto banale poi non è se pensiamo a chi, dopo aver attraversato un mare in gommone, si vede rispedito indietro) e alle opportunità di studio e lavoro trasversali tra paesi dell’Unione, tantissimi sono i vantaggi che traiamo dalla nostra partecipazione in Europa, probabilmente inconsapevolmente: non dobbiamo pagare costi aggiuntivi se telefoniamo da un altro paese membro, possiamo comprare un’auto usata all’estero e portarla a casa senza dover pagare i dazi doganali, siamo sicuri dei prodotti e degli alimenti che assumiamo grazie ai controlli obbligatori lungo l’intera filiera agroalimentare garantiti dalle etichette UE, per non citare i migliaia di progetti che nella nostra Regione hanno preso vita grazie ai finanziamenti europei.

Queste sono solo alcune delle decisioni approvate a Bruxelles, le cui conseguenze ci impattano la vita quotidiana.

Ora pensiamo più in grande: Carta europea dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Green Deal europeo, Orizzonte Europa. Tre dei pilastri dell’Europa di oggi e, soprattutto, di domani.

L’Europa del domani in cui crediamo avrà adottato politiche in materia di immigrazione ambiziose e coraggiose, che superano il “sistema di Dublino” e condividono una visione solidale e responsabile di accoglienza. Avrà approvato un Fondo europeo per l’accoglienza diffusa per sostenere direttamente i progetti presentati dalle città europee che si impegnano in ciò.

L’Europa del domani vedrà nella conversione ecologica la via d’uscita più efficace per la crisi climatica. L’energia sarà diventata un bene comune, staccandosi dalla logica dei sistemi centralizzati in cui pochi producono/distribuiscono e tutti consumano la risorsa. Ciò si potrà realizzare attraverso un’economia di condivisione del vettore energetico che alimenti le nostre società e una rete che supporti l’autoconsumo collettivo, tramite l’indispensabile evoluzione delle comunità energetiche – delle quali a Nonantola vogliamo farci promotori.

L’Europa del domani sarà più democratica, con nuove forme di partecipazione e deliberazione che coinvolgono maggiormente la cittadinanza. Sarà un’Europa più solida, più sicura, più rilevante nel mondo nuovo. Un’Europa la cui forza si misura sul suo protagonismo diplomatico, per la stabilizzazione, la cooperazione e la pace.

Noi in questa Europa ci crediamo e perciò sabato e domenica andremo a votare – perché il futuro è adesso.

Tra i candidati al Parlamento europeo, segnaliamo Paolo Trande di Alleanza Verdi e Sinistra Italiana, Annalisa Corrado del Partito Democratico, che hanno collaborato e partecipato ai lavori della rassegna politico culturale “Aula 22”, e Giuditta Pini, anch’essa del PD, membro del direttivo nazionale di Mediterranea Saving Humans.

di Greta Ansaloni
capolista de “Il futuro adesso”


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *